[#43] Come ti organizzo il lavor… no, la casa
Attenzione, qui si cambia percorso. Parliamo di organizzazione, ma lasciamo stare il lavoro per riuscire a prendere il binario 9 e 3/4 che ci porterà a casa mia...
Da quasi tre anni, vivo in un paesino di 300 anime, 200 mucche, 100 asini, 4 alpaca, due struzzi e il pestifero gatto bianco che ogni tanto viene a dormire sul divanetto del portico, compiendo un vero gesto di smacco nei confronti dei nostri due cani.
Dicevo…
Se pensate che una persona tendenzialmente organizzata nel lavoro lo sia anche nella vita privata, posso assicurarvi che non si tratta di una cosa così scontata.
Con il reparto auto, ad esempio, sono un completo disastro (sperando che il mio compagno non legga mai questa ammissione…). Me la cavo meglio con la casa e so perfino distinguere l’aspirapolvere dal ferro da stiro, anche se la mia missione non è sicuramente quella di passare il tempo a togliere ogni piccolo alone esistente sui famigerati ripiani o specchi.
Seriamente, mi è sempre rimasto in mente il detto “non lasciare che la casa brilli più di te” e trovo che dietro questa frase si celi molta saggezza applicabile in ogni campo. Anche nel mondo dell’eccesso di organizzazione.
Di certo, non significa lasciare andare tutto in malora… anzi, ho parlato più volte del concetto di cura delle cose e dell’arte del rammendo. Ma la vecchia e cara via di mezzo si può trovare in ogni campo, anche quello domestico.
Tra l’altro, con il trasloco, ho dovuto perseguire una sorta di minimalismo in quanto la casa è davvero piccola. Minimalismo non come via per eliminare o togliere in modo ossessivo, ma come strada per scegliere e selezionare solo ciò che è meglio per noi.
Oltre allo spazio ridotto, ci siamo dovuti adattare anche ai servizi ridotti, o comunque diversi.
Se da un lato Amazon è onnipresente, non lo sono di certo altre cose. Dalla mancanza di servizi più futili come i Deliveroo della situazione alla lontananza di aspetti più importanti come quelli in ambito sanitario.
C’è anche una sorta di meraviglia e stupore, un nuovo Capodanno insomma, quando un servizio comune arriva anche da noi. E si scatena una sorta di tifo da stadio.
Vi dico solo che ci siamo trasformati in umarell quando sono arrivati i tecnici a posare i cavi per la fibra. Un evento talmente unico da meritare la nostra piena attenzione…
Per non parlare di quando l’Esselunga ha fatto la sua prima consegna a domicilio in valle. Mezzo vicinato pronto a dare il benvenuto al corriere davvero incredulo.
Anche per i servizi domestici ci siamo dovuti adattare e organizzare.
Dalla gestione dei rifiuti, con un ritiro meno frequente rispetto alla città, al recupero dell’acqua che purtroppo d’estate può scarseggiare per via della scarsità di neve e delle temperature in costante aumento.
Per chi non crede alla crisi climatica, può iniziare a monitorare lo zero termico per farsi un’idea della terribile condizione che riguarda il nostro Pianeta1.
Per riuscire a sprecare meno acqua, abbiamo provveduto a installare Botticelli… No, niente arte, ma una botte che dalla primavera all’autunno ci aiuta a recuperare l'acqua piovana che scorre nella grondaia e scende lungo il tubo pluviale.
In commercio ci sono diversi modelli, che cambiano anche in base alla capacità di raccolta, ma tutti si basano a grandi linee sullo stesso principio.
Attraverso degli agganci specifici, si inserisce una sorta di "cucchiaio" all'interno del tubo che ha il compito di raccogliere parte dell'acqua che scende durante le piogge.
L'acqua raccolta dal "cucchiaio" passa attraverso un tubo collegato a un filtro, e finisce la sua corsa nella botte.
È il principio della formica e della cicala: quando piove si fa scorta di acqua, che verrà utilizzata per bagnare le piante nei periodi caldi.
Per questo scopo, nella parte inferiore della botte è presente un rubinetto per prelevare l'acqua. Mentre, nella parte superiore, il coperchio protegge il tutto dal microcosmo.
Anche il sole ci aiuta in parte, anche se per il momento non abbiamo i pannelli sul tetto.
La nostra è una valle molto aperta che ha la fortuna di prendere molto sole, cosa non così scontata in montagna, ed ecco che molte delle luci esterne, comprese quelle decorative per questo periodo festivo, si ricaricano con la luce solare. Avendo superato la linea di quota della nebbia milanese, questa cosa è fattibilissima anche nei mesi invernali.
Per quanto riguarda i rifiuti organici e i residui di erba o fiori del giardino, cerchiamo di far finire tutto ciò che è possibile nel cosiddetto composter.
Il compostaggio domestico mi riporta alla mia infanzia, quando, da mia nonna, i rifiuti organici finivano in quella che veniva definita una grossa “rudera”.
Ottenere un buon compost è difficilissimo, almeno per noi 😅. È vivo e ha bisogno del giusto equilibrio tra acqua, aria, calore e un mix di erba, rametti, foglie e alcuni rifiuti organici per non rendere il tutto troppo compatto. Anzi, è meglio smuovere il contenuto ogni tanto per favorire la circolazione dell’aria.
Nonostante non sia molto poetico da leggere, all’interno ci sono dei vermetti tanto carini che contribuiscono alla trasformazione in compost. Ci sono anche degli attivatori in commercio che accelerano il processo, ma è molto più affascinante vedere il microcosmo all’interno del compostaggio.
Ammetto che è proprio comodo: l’erba tagliata finisce lì, le foglie raccolte finiscono lì, gli scarti della frutta o della verdura finiscono lì.
E con la primavera il compost serve da concime per vasi e piante.
Anche il rapporto con la cucina è cambiato, anche se, in realtà, era già cambiato con l’inizio del lavoro da casa.
Basta macchinette tristi dell’ufficio, basta soste forzate al bar, basta mense, basta ticket che finiscono in schifezze. Abbiamo finalmente il tempo per cucinare ingredienti che richiedono più cura mentre lavoriamo al computer.
Il lavoro da remoto, anche in forma ibrida, aiuta ad avere ritmi diversi e a gestire meglio pause e pasti.
E poi le relazioni.
Cioè, io ero un Grinch fatto e finito.
In condominio, in provincia di Milano, facevo parte della categoria di persone che aspetta ad aprire la porta appena sente tracce di umanità davanti l’ascensore o per le scale. E non perché non mi piacessero le persone, ma semplicemente perché anche un piccolo saluto mi avrebbe portato a dover rispondere…
Adesso mi ritrovo a fare dei biscotti in più per ricambiare tutto quello che ricevo dai vicini.
(Ehi, questa parte leggetela sussurrando: il fatto che io non sappia cucinare e sia un membro silente del gruppo Cucinare Male è un piccolo dettaglio del tutto trascurabile)
Sempre in merito alle relazioni, c’è un aspetto del tutto scandaloso, più scandaloso del gatto bianco che sfida i cani: conosco nomi, cognomi e professioni della maggior parte delle persone che vivono qui.
Lo so cosa state pensando: “tante grazie, siete in pochi…”. No no, è proprio tutto diverso.
Non si va dal panettiere, si va dal Tullio.
Non si va a fare colazione, si va dalla Laura.
Non si va dal meccanico, si va dal Fabio.
E aumenta anche la voglia di fare progetti insieme, proprio come è avvenuto con l’inserimento del BookCrossing2 nel nostro piccolo paese.
Si tratta di un progetto internazionale completamente gratuito che mira alla condivisione di libri e alla promozione della lettura.
Alla base c’è l’idea di lasciare i libri nell'ambiente urbano affinché possano essere ritrovati e letti da altre persone per continuare il viaggio che renderà il mondo intero una biblioteca.
Abbiamo fatto il progetto, costruito la casetta e condiviso il tutto con la comunità.
Con un po’ di organizzazione che fa da spezia segreta, si possono fare piccole e grandi cose. Compreso questo viaggio organizzato che spero vi sia piaciuto!
Organizzazione digitale
Chunking: suddividete le attività complesse in piccoli passaggi con Goblin.tools
Perché è importante suddividere i progetti o le attività complesse in passaggi più piccoli? Non è un suggerimento utile solo per gestire meglio le attività nel nostro calendario, ma si tratta di un approccio che aiuta la nostra mente a lavorare meglio.
Nel video parliamo di chunking, “spacchettamento” e anche atomicità delle note… Per finire con un esempio concreto di suddivisione dei passaggi grazie a Goblin.
🖥️ Bit & Byte
Con l’ultimo aggiornamento di Google Bard, il chatbot AI potrà rispondere alle domande sui video di YouTube.
Google ha aggiornato l’app di Google Drive per i dispositivi iOS e Android, integrando la funzione di scanner.
L'intelligenza artificiale generativa cambia il modo in cui acquistiamo regali durante le festività, migliorando la ricerca, l'ispirazione, la prova di prodotti e la scelta di offerte.
WhatsApp sta rilasciando una nuova funzione, per adesso solo su iOS, che permette di condividere foto e video mantenendo la loro qualità originale (senza la compressione e la riduzione di qualità tipiche di WhatsApp).
È disponibile l’app Diario (Journal) di Apple con la versione iOS 17.2.
📖 Bit & Learn
Organizza file e cartelle del tuo computer
Anche il nostro computer si merita cura e attenzione.
Ignorare il desktop, rifare i lavori perché non troviamo più certi documenti oppure rischiare di sovrascrivere file importanti… sono azioni che portano un sacco di frustrazione.
Per evitare certe sensazioni negative, possiamo costruire il nostro sistema organizzato e decidere di trattare bene il nostro computer:
📍Risolvi il fastidioso problema della disorganizzazione digitale con il corso completo
Val Serina, dicembre 2023
L’incanto per un giorno.
Con stima nerd,
Debora
Zero termico: è un parametro meteorologico che si riferisce all'altitudine alla quale la temperatura dell'aria è di 0°C in un dato momento. Questo parametro è particolarmente importante in meteorologia, specialmente per quanto riguarda la previsione delle nevicate, poiché determina la quota sopra la quale le precipitazioni cadono sotto forma di neve piuttosto che pioggia. I cambiamenti nelle altezze dello zero termico possono essere influenzati dai cambiamenti climatici globali*. Con l'aumento delle temperature globali, lo zero termico potrebbe salire in altitudine, portando a una riduzione delle aree dove la neve cade e si accumula, influenzando così gli ecosistemi montani, le risorse idriche e i modelli meteorologici.
Per approfondire: https://www.wired.it/article/zero-termico-record-5328-metri-italia-crisi-clima/
Rettifica: ho scritto un’imprecisione ed è più corretto parlare di “crisi climatica globale” proprio per la gravità della situazione. Ringrazio Sonia per l’utile suggerimento.
BookCrossing: l'iniziativa prende il nome dai termini Book e Crossing, che letteralmente possono volere dire "incrociare un libro" o "far viaggiare un libro", ma che in senso più lato indicano l'intersezione tra le vite di chi legge i libri, che appunto si toccano, seppur solo virtualmente, tramite un volume. “Libro che prendi e libro che doni”.