[#40] Le scrivanie che hanno fatto la storia
«La scrivania è come una fortezza che ci protegge dal mondo estraneo e talvolta ostile.» (Richard Powell)
Lo spazio di lavoro influisce non solo sul nostro modo di lavorare, ma anche sulle emozioni e sul comportamento.
Prendere decisioni, comunicare, scrivere, risolvere problemi… un ambiente disordinato può avere degli effetti negativi su tutti questi aspetti.
La scrivania, in particolare, è uno spazio di azione che può aiutare a pensare, riflettere ed elaborare, senza la spiacevole sensazione di subire un eccessivo sovraccarico mentale.
«La scrivania è come una fortezza che ci protegge dal mondo estraneo e talvolta ostile.» (Richard Powell)
Alcune scrivanie più di altre hanno lasciato il segno nella storia.
Non sono spazi necessariamente in ordine né minimalisti, ma portano con sé un forte carico emotivo.
1. L’ufficio di Albert Einstein venne fotografato da Ralph Morse poche ore dopo la sua morte, avvenuta il 18 aprile 1955
2. Come dimenticare la scrivania di Jeff Bezos degli anni ’90
3. Siamo nel 2004 e la fotografa Diana Walker della rivista Time realizzò questo scatto dell’ufficio di Steve Jobs:
4. Facciamo un salto indietro nel tempo per condividere la scrivania di Thomas Edison
5. Per non parlare del tavolo da disegno di Walt Disney
6. Altrettanto famosa la scrivania di Margaret Thatcher
7. La scrivania più essenziale è forse quella di Emily Dickinson
8. Per non parlare di chi amava lavorare in piedi
«In cima a una di queste librerie disordinate – quella contro il muro vicino alla finestra a est e a un metro o giù di lì dal suo letto – Hemingway ha la sua “scrivania” – un metro quadrato di spazio angusto circondato da libri da un lato e dall’altro da un mucchio di carte, manoscritti e opuscoli di giornali. Sulla parte superiore della libreria c’è spazio appena sufficiente per una macchina per scrivere, sormontata da un tavolo da lettura in legno, cinque o sei matite e un pezzo di minerale di rame per appesantire le carte quando il vento soffia dalla finestra est.»
Ernest Hemingway:
Winston Churchill:
E anche Virginia Woolf con una delle sue diverse scrivanie:
9. Chiudo con l’iconica foto dello studio di Lucio Dalla
Organizzazione digitale
L'organizzazione personale e lavorativa può seguire diversi approcci:
la personalizzazione del calendario (sono gli strumenti che si devono adattare);
la categorizzazione delle attività (identificando le logiche che ci servono e che rispecchiano la natura del nostro lavoro);
la pianificazione settimanale che tenga conto dei macro temi (per limitare il continuo cambio di contesto);
la suddivisione a blocchi nel calendario (per combinare meglio le varie attività);
l’utilizzo di un database (per gestire i dati inseriti);
la gestione delle aree della vita e non solo del lavoro (per non esagerare in un solo campo);
il supporto analogico (sfruttando la lentezza e la riflessione della scrittura a mano su carta).
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1️⃣ Arrivano i workshop pratici: crea il tuo calendario editoriale con Notion
Classi interattive in piccoli gruppi per passare dalla teoria alla pratica e apprendere come usare gli strumenti digitali per migliorare la nostra organizzazione.
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Cornalba, 4 novembre 2023
È arrivata la neve sulle cime della valle.
Con stima nerd,
Debora